La Rocca di Corno è uno spettacolare sperone di roccia che domina la Valponci.

L'itinerario più impegnativo - ma allo stesso tempo più gratificante - parte da un sentiero contrassegnato dal segnavia "rombo rosso vuoto" che inizia ca. 200 metri prima del Ponte Romano delle Fate (il primo). Attraversato sulla sinistra il Rio Ponci, il percorso si inerpica sulla collina e diventa particolarmente difficile nelle vicinanze della vetta, ove si deve superare una "parete" alta circa 3 metri con l'aiuto di una corda fissata in loco (la sensazione è quella di una piccola scalata). E' inopportuno portare cani di grossa taglia, che ben difficilmente potranno superare il "muro": ne abbiamo avuto la prova Rosangela ed io per issare il povero Ulisse! Superato questo punto il sentiero percorre orizzontalmente la parete di roccia (la sensazione è di essere sospesi tra terra e cielo) sino a giungere in vetta (ca. 330 metri s.l.m.): da qui si può ammirare un panorama mozzafiato a 360 gradi che spazia dal mare alle Alpi Liguri, ma anche trovare - come è successo a noi - escursionisti in "mountain bike" partiti dalla Colla di Magnone o da Vezzi Portio ove l'approccio è molto più semplice......
Per il ritorno si prosegue per il sentiero e dopo un paio di chilometri si raggiunge una deviazione sulla destra (segnavia due righe parallele rosse unite da una barra centrale) che riconduce nella bassa Valponci attraverso la Valle dei Frassini, in pratica una ripida spaccatura tra due alte pareti di roccia che racchiude una delle tante valli fossili presenti nel finalese (in alternativa si può proseguire sino ad un sentiero - tre cerchi rossi pieni - che raggiunge anch'esso la Valponci più in alto, all'altezza del IV Ponte Romano); quasi al termine della Valle dei Frassini si può visitare una grotta lunga una quindicina di metri (il cui ingresso è parzialmente chiuso da un muro di pietre), sotto la quale si trova un'antica costruzione presumibilmente adibita ad abitazione di pastori (ora il soffitto a volta è completamente crollato).   
Affrontare l'escursione qui descritta con la consapevolezza delle notevoli difficoltà che presenterà la parte superiore della salita alla Rocca.

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