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PASSEGGIATE, VIAGGI La Valle del "Vacchè"
L'itinerario che mi sento di suggerire parte dal retro dei condomini posti più in alto sulla sommità di San Bernardino. Quasi tutto ombreggiato, si percorre al fresco anche d'estate: si segue il sentiero (segnavia "quadrato pieno rosso"): poco prima del "Ciappo
dei Ceci" si svolta a destra (segnavia "rombo pieno rosso") e rapidamente si arriva alla
Casa del Vacchè, la più grande abitazione - ricavata in un anfratto roccioso - della valle omonima, ricca di piccole grotte e ripari sottoroccia
protetti da antichi muri, un tempo coltivata a cereali e ceci. Si prosegue per qualche centinaio di metri sino ad incontrare il sentiero contrassegnato da tre cerchi pieni rossi che porta a Camporotondo, grande recinto megalitico (purtroppo
difficilmente distinguibile in quanto invaso dalla folta vegetazione) di ca. 150 metri di diametro al cui interno possiamo osservare abitazioni definite "trogloditiche" di epoca incerta ma comunque molto remota, costruito
con grandi lastroni di pietra in un'epoca imprecisata, da una civiltà non conosciuta e per uno scopo presumibilmente difensivo ("castellari") o religioso. Entro il recinto si possono scorgere i resti di antiche abitazioni "trogloditiche" formate da piccoli massi sovrapposti a secco. Proseguendo si arriva al borgo medioevale di Lacremà e poi alla Chiesa vecchia di San Cipriano, ricostruita nel XIV Secolo , con il suo campanile in puro stile romanico (quattro piani di rozze bifore) risalente al 1200 (la cupola barocca è tuttavia successiva). Si scende quindi a Calvisio e si raggiunge il litorale.